📖 Il lettore infinito
- Angela Maria Nitti
- 22 ott
- Tempo di lettura: 2 min
Le storie come spazio di riconoscimento
A cura di Angela Maria Nitti
Non mi capita spesso di lavorare con i ragazzi. Di solito i miei incontri sono con adulti, con genitori o con i bebè, quando le parole ancora si stanno facendo. Ma quando mi è stato proposto un laboratorio dedicato alla lettura, agli albi illustrati e alle storie, non ho resistito alla tentazione.
🏰 Dentro le storie, dentro il castello

Così, tra le mura di pietra del Castello di Barletta, nella sala emeroteca della Biblioteca “Sabino Loffredo”, ho incontrato le ragazze e i ragazzi del Liceo Scientifico “C. Cafiero” per un viaggio tra libri, immagini e parole.
Il titolo del laboratorio — “Il Lettore Infinito” — è un omaggio ad Aidan Chambers, autore che ha ispirato generazioni di insegnanti, educatori e lettori con la sua idea di lettura come conversazione infinita.
Tre incontri per esplorare la lettura non come compito scolastico, ma come spazio di scoperta di sé e dell’altro, un luogo di dialogo e di riconoscimento reciproco.
🌿 La sorpresa dei ragazzi

Lavorare con gli adolescenti è sempre un piccolo rischio e una grande sorpresa. Arrivano con la loro naturale distanza, con il corpo e lo sguardo ancora in trasformazione. Ma basta un’immagine che colpisce, una parola che apre, perché si lascino coinvolgere.
In questo laboratorio si sono lasciati incantare da illustrazioni dense e testi poetici, tutt’altro che semplici.
Hanno osservato, discusso, interpretato.
E in quelle storie complesse hanno trovato domande più che risposte — come accade ogni volta che una storia parla davvero.
🧶 Le storie come fili che legano

Abbiamo costruito mappe, intrecciato parole, ritagliato pensieri.
Ogni gesto è stato metafora: le emozioni si legavano come fili, le parole diventavano ponti.
È in questi momenti che la letteratura smette di essere solo “testo” e torna a essere incontro, gioco, cura.
💬 L’adulto che accompagna

Credo che il compito di chi guida non sia “insegnare a leggere”, ma creare le condizioni perché la lettura accada.
Quando un adulto si mette in ascolto, senza imporre interpretazioni, allora le storie fanno il loro lavoro: aprono spazi, risvegliano pensieri, invitano a sentire.
Ed è quello che ho visto accadere in questo lavoro con gruppi di ragazze e ragazzi: un movimento di fiducia reciproca, fatto di domande, sguardi, pause.
📚 Il progetto
Questo laboratorio è parte de “Il Libro di tutte le cose”, un progetto dell’Associazione Mirabilia aps, realizzato con il contributo del Dipartimento per le politiche della famiglia – Presidenza del Consiglio dei Ministri.
Il progetto dura un anno e prevede anche momenti formativi dedicati agli adulti — insegnanti, genitori, educatori — per coltivare insieme una comunità che si riconosce nella potenza delle storie.
Ogni persona è, in fondo, il “lettore infinito” della propria storia:capace di riscriverla, di reinterpretarla, di restare in dialogo con sé stessa e con il mondo.

📌 Per approfondire e seguire i prossimi appuntamenti:
Segui la pagina @librodituttelecose
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