🌸 Oltre la dolce attesa
- Angela Maria Nitti
- 23 ott
- Tempo di lettura: 3 min
Aggiornamento: 31 ott
Perché l’ambivalenza emotiva in gravidanza è una forma di preparazione alla vita
di Angela Maria Nitti · Dott.ssa in Psicologia e Pedagogista

🌿 Lo scarto tra ideale e reale
La gravidanza è spesso raccontata come un tempo sospeso, armonioso, pieno solo di felicità.
Ma chi la vive sa che accanto all’amore possono convivere sentimenti meno dolci come la paura, il senso di fatica o di vulnerabilità.
Non è un segno di fragilità, né un segnale che sarai una madre meno adeguata delle altre donne. Al contrario, è la prova che corpo e mente si stanno preparando a qualcosa di profondamente reale.
Ogni emozione che emerge — anche quella che non sappiamo nominare — è un modo in cui il corpo anticipa la relazione con chi sta per nascere.
Accogliere le emozioni in gravidanza significa imparare a leggere ciò che accade dentro di sé con più verità.

💫 Il senso psicologico degli sbalzi emotivi
Gli ormoni in gravidanza portano ogni donna a modificare il proprio assetto, sia fisico che psicologico. Il sistema nervoso si riorganizza: si amplifica la sensibilità emotiva, l’intuizione, la capacità di cogliere sfumature. Ci si ritrova a essere più distratte, meno concentrate.
È come se la natura ti allenasse a entrare nel linguaggio del neonato —un essere che non pensa ciò che sente, lo vive.
Questa sensibilità nuova è parte della psicologia perinatale, un passaggio naturale che prepara all’incontro con chi nascerà.
🌾 Dal pensiero al sentire: un cambiamento di stato
In gravidanza, il pensiero razionale rallenta e la percezione emotiva diventa più intensa. È un modo per imparare a comprendere senza parole, per rispondere con il corpo e con la presenza.
Il corpo materno si fa luogo di ascolto, laboratorio di empatia e di sensibilità nuova.
🌸 Accogliere l’ambivalenza come parte della relazione
Al contrario di come viene raccontato, l’amore verso chi nasce non è mai soltanto dolce: è fatto di tanto altro.
Ma è proprio nell’ambivalenza di quel “tanto altro” che nasce la possibilità di una relazione vera,capace di contenere la complessità e di nutrirsi delle diverse sfumature della vita.
Ogni emozione, anche quella che fatica a essere detta,è un modo per prepararsi alla vita e per incontrare, dentro di sé, la parte più umana del diventare genitori.
Questo è il cuore della maternità reale: imparare a stare in ciò che è, senza dover apparire “solo felici”.

✨ La “dolce attesa” come linguaggio da decifrare
La “dolce attesa” non è un ideale da raggiungere, ma un linguaggio da decifrare.
Se impariamo a restare dentro ciò che sentiamo,
scopriamo che la gravidanza non ci cambia solo come madri o padri,
ma come esseri umani capaci di sentire con più verità.
📚 Riferimento bibliografico:
Bourget, L. & Houdart, E. (2015). Genitori felici. Logos Edizioni.
Paloma Sanchez Ibarzabal (2013). Il mio primo viaggio. Logos Edizioni.
Questo articolo fa parte dei contenuti di psicologia perinatale del progetto LIFE.
📩 Info e contatti
@angelamarianitti · @life_psicologia · angelamarianitti@gmail.com
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